Il vento che sbatte sul petto, l’acqua che grondante cade sul corpo e quel profumo di acqua piovana che non potrò mai scordare. Attorno a me il mare che dal blu profondo diventa smeraldo e le rocce talmente alte ed imponenti da non permettermi quasi di vedere il cielo. Poi la grandine e non vedo più nulla. Seduto su una piccola imbarcazione che impetuosamente attraversa un’inferno d’acqua, vengo sbalzato in un luogo senza tempo e senza spazio. Come quando raccontano l’ultimo respiro, senza più dolore dopo il calvario subito, mi ritrovo lì. Quella grandine che sentivo penetrare fin dentro la schiena non faceva più male, non sanguinavo, non sentivo le onde e nonostante non potessi aprire gli occhi, davanti a me c’era la luce.
Nessuna paura, nessun timore… giusto il dispiacere di non poter salutare. C’è così tanta pace nella serenità da poterla raggiungere quasi solamente in altre dimensioni.
E poi quelle urla mi hanno riportato sulla terra – Siamo salvi – furono le parole di chi aveva governato prodemente quella piccola barca fino al porto. Dove fossi e quanto tempo sono stato altrove non lo saprò mai, ma quel profumo d’acqua sono sicuro sia dei cieli.
Dedicato a te
Dedico questo pensiero e regalo questa emozione grazie a quel ‘comandante‘ che non immaginavo potesse avere dentro così tanto coraggio e forza nell’animo. Non ti conoscevo e forse non ti conoscerò mai, ma quella forza divina che attraversa il tuo spirito è per me una carezza che mi rende orgoglioso di portarti dentro il cuore.